venerdì 16 maggio 2008

Importante scoperta per la cura del morbo di CROHN

2008-05-16 MORBO DI CROHN, L'ITALIA APRE NUOVE STRADE MILANO -
La sua presenza è fondamentale per il ruolo difensivo svolto dalla barriera intestinale. E' la proteina JAM-A (Junctional Adhesion Molecule di tipo A) che svolge infatti un importante ruolo di 'giunzione' fra le cellule che compongono la barriera intestinale. Lo dimostra uno studio condotto presso l'Istituto Clinico Humanitas, i cui risultati aprono una nuova strada per la cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali come il morbo di Crohn.
Lo studio, di prossima pubblicazione su 'Gastroenterology' (é già disponibile la versione online) è stato condotto da Silvio Danese, medico-ricercatore dell' Unità Operativa di Gastroenterologia, in collaborazione con Elisabetta Dejana, ricercatrice IFOM, e vede come co-autori Alessandro Repici, responsabile di Endoscopia Digestiva di Humanitas, Massimo Locati, capo del Laboratorio di Biologia dei Leucociti, e Alberto Malesci, responsabile della Gastroenterologia. "Abbiamo identificato - spiega Danese - un importante ruolo della molecola JAM-A nel controllare la permeabilità della barriera intestinale e la sopravvivenza delle cellule epiteliali che costituiscono il rivestimento dell'intestino. Lo studio ha dimostrato infatti che in pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche dell' intestino, come morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa, questa proteina è scarsamente presente: di conseguenza, la mancanza di un'adeguata giunzione fra le cellule epiteliali permette il passaggio di sostanze tossiche e batteriche nella mucosa intestinale, incrementando così il processo infiammatorio".
Nello studio si è inoltre osservato che JAM-A regola il normale equilibrio di ricambio delle cellule epiteliali: quando diminuisce o manca, queste vanno incontro ad un accelerato programma di distruzione generando erosioni della mucosa intestinale, causa di ulcere.
La ricerca di Danese e del suo gruppo apre la strada alla messa a punto di una nuova classe di farmaci (già allo studio) in grado di reintegrare la proteina e rafforzare la barriera intestinale, prima fortezza di difesa contro il mondo esterno.
Le malattie infiammatorie croniche intestinali come il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa colpiscono più di 4 milioni di persone nel mondo, e circa 200 mila persone in Italia, interessando con la stessa frequenza i due sessi, con un esordio clinico che in genere si colloca fra i 15 e i 45 anni. La causa di queste malattie è ancora sconosciuta: l' ipotesi prevalente é quella di una reazione immunologica abnorme da parte dell'intestino nei confronti di antigeni, per esempio batteri normalmente presenti nell' intestino. http://www.ansa.it/opencms/export/si..._74229744.html

Nessun commento: